Nelle prime ore di questa mattina, a conclusione di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto e finalizzata al contrasto della produzione e distribuzione di monete false e al riciclaggio dei proventi illeciti, i militari del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri dì Taranto, hanno eseguito un ·ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale dì Taranto nei confronti di quattro degli indagati, ritenuti gravemente indiziati dei reati dì associazione per delinquere finalizzata alla fabbricazione e distribuzione dì monete false e dì riciclaggio realizzato su canali on fine mediante !"uso di criptovalute (artt. 416, 453 e 648-bìs C.P.).; in particolare, è stata applicata la custodia cautelare in carcere nei confronti di uno degli indagati e la misura degli arresti domiciliari nei confronti dì altri tre.
L’indagine. articolatasi inizialmente su due filoni investigativi, ha avuto origine dal sequestro di nr. 668 monete da 2 euro false, operato il lO aprile 2021 dai militari della Compagnia Carabinieri di Montegiorgio (FM), nei confronti di due giovani del posto; le successive attività sviluppate dai militari del Comando Carabinieri Antifalsificazìone Monetaria, anche attraverso analisi tecniche eseguite dal C.N.A.C (Coin National Analysis Centre) della Zecca dello Stato, hanno consentito dì inquadrare le monete nell’ ambito di una nuova ed insidiosissima classe di contraffazione originata in Italia, caratterizzata dalla coniazione di diverse facce nazionali, da un’ottima qualità realizzati va e dalla presenza del magnetismo, tutti elementi che le rendevano difficilmente distinguibili da quelle genuine. Gli elementi preliminarmente acquisiti orientavano le indagini nei confronti di una filiera distributiva realizzata da un vendor -ovvero un soggetto che curava la distribuzione sul mercato on line- che, utilizzando il nickname … @Clymmay", gestiva un canale Telegram dedicato alla vendita delle monete false.
In particolare. emergeva che gli acquirenti, accedendo al canale Telegram, dopo aver pagato in Bitcoin le monete contraffatte, per un corrispettivo corrispondente al 50% del valore nominale, ricevevano plichi postali spediti con vettori privati operanti a Massafra (TA). Le attività investigative consentivano di focalizzare un gruppo criminale radicato in quell’area della provincìa jonica, dedito alla gestione di una zecca clandestina, realizzata all’interno di un fondo commerciale insistente nel centro cittadino, n0111,shé alle complesse attività di vendita online e spedizione delle monete contraffatte ivi prodotte.
Nel proseguimento delle indagini, la PG del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria (I" Sezione Operativa Roma e Sezione Criptovalute), supportata da Europol, nonostante sulle spedizioni risultassero indicati nominativi di fittizi mittenti, riusciva a "de-anonimizzare·• i soggetti coinvolti: in tal modo. coniugando l’uso di particolari tecniche investigative. tra cui l’analisi delle transazioni effettuate sulla blockchain, alle tradizionali attività d’indagine, si perveniva all’individuazione di un gruppo criminale i cui componenti, avvalendosi delle capacità tecnico-metallurgiche di alcuni (due sodali risultano impiegati nell’indotto metallurgico locale) e delle notevoli competenze tecnico-telematiche di altri. riuscivano a realizzare un complesso sistema finalizzato all’anonimizzazione delle transazioni. alla ricezione dei pagamenti in criptovalute ed alla successiva trasformazione delle stesse in moneta corrente. Gli accertamenti svolti hanno complessivamente consentito di ricondurre al sodalizio criminale la realizzazione di n. 60 spedizioni di monete false in Italia e all’estero (Svizzera e Francia). per un totale di circa 90.780 Kg, ovvero m. 102.000 monete da 2 euro.
""Le indagini hanno, altresì, consentito di ricostruire analiticamente l’intera filiera di approvvigionamento dei particolari materiali metallici utilizzati per la collazione della moneta bimetallica da 2 euro (piattelli ottonati - oring), risalendo a inconsapevoli ditte metallurgiche operanti nelle aree di /\rezzo. Brugherio (MB) e Modena, che avevano rifornito il gruppo di un quantitativo di materiale complessivamente compatibile con il peso delle spedizioni effettuate. Si individuavano, inoltre, altri due soggetti. localizzati a Gubbio (PG) e Guidonia Montecelio (RM). partecipi del medesimo gruppo criminale e dediti alla gestione del "secondo anello distributivo·· di monete false realizzato su propri canali Telegram dedicati. utilizzando i rispettivi nickname "@Hey!SIDE’ e “@HeyCLEOPATRA”.*